Quel fantastico weekend arcieristico

Notturna SolaroDue giorni, due gare. Tanta fatica, tanta stanchezza, tante strette di mano, tanti arcieri che hanno voluto esserci per questo tradizionale appuntamento di metà giugno. Questo appena trascorso sarà ricordato come un weekend estenuante, faticosissimo ma soprattutto riuscitissimo.
La preparazione ha visto impegnati “i soliti noti” già da metà settimana per rendere il lavoro di montaggio del campo gara il più agevole possibile. Sabato mattina hanno avuto inizio i lavori di squadratura del campo con la predisposizione dei paglioni, delle piazzole di tiro, delle aree di riposo per gli atleti e l’area ristoro.

Sabato 18 giugno alle 16.30 ha avuto inizio la maratona arcieristica che ci ha visti impegnati fino a domenica sera quando alle 20.00 circa abbiamo lasciato finalmente il centro sportivo.

Con la  gara notturna di sabato ovvero il Trofeo del 40°, abbiamo voluto ricordare Sergio Padovan che proprio lo scorso anno in questa occasione ha diretto la sua ultima gara sotto un diluvio che non ha dato nemmeno un minuto di tregua. E sicuramente dobbiamo ringraziare Sergio che da lassù quest’anno ha messo una buona parola per noi perché questo weekend passasse tranquillo senza acquazzoni e così è stato.

Grande successo sia per la gara notturna con la partecipazione di oltre cento arcieri provenienti da tutta la regione, dal Piemonte e dal Canton Ticino, sia del Campionato Regionale riservato alle classi Juniores, Seniores e Master della divisione olimpica.

Un caloroso ringraziamento va ai pochi ma validissimi soci che hanno dato un grossissimo aiuto prima, durante e dopo la manifestazione. Come sempre dobbiamo ringraziare l’Universal Solaro che ci ha messo a disposizione il campo dove si sono svolte le gare e giriamo i complimenti che ci sono stati fatti per la cura del manto erboso che fa invidia a un campo da golf.

Unica nota stonata della manifestazione, alcune scelte sbagliate di persone abituate a prendere decisioni stando sedute ad una scrivania che ci hanno imposto di far passare il pubblico anche dall’ingresso di via Borromeo senza tenere conto dei rischi e dei pericoli che questo comporta quando un centinaio di arcieri tirano proprio in quella direzione. Questa decisione senza senso ci ha obbligato a staccare del personale che sarebbe servito sul campo di gara, per regolare il flusso di persone facendole passare durante le pause tra una volèe e l’altra. Fortunatamente gli arcieri hanno avuto una mira infallibile e non è successo niente ma se così non fosse stato chi si sarebbe assunto la responsabilità di quella decisione assurda? Una cosa è certa, io questo articolo l’avrei scritto da una cella di San Vittore.

 

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